La fabbrica del domani per il benessere di tutti

San Stino di Livenza, 29 giugno. «La fabbrica del domani è una comunità dove si affermano nuovi paradigmi ed esigenze: la qualità della vita, il bilanciamento tra vita personale e lavoro, la crescita professionale, la flessibilità e la sicurezza con l'obiettivo di star bene in fabbrica e fuori». Queste le sfide del futuro a cui guardano i Giovani Imprenditori, secondo le parole di Alice Pretto, presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria Veneto Est, che ieri ha introdotto la prima Assemblea Generale Pubblica del Gruppo tenutasi nello stabilimento dell’azienda Dal Ben a Sai Stino di Livenza. “Essere.Fabbrica del domani" il titolo scelto per l'evento, un chiaro richiamo alla volontà di guardare a una nuova generazione di capitani d'impresa e leader di domani. Ad aprire i lavori i saluti di Gabriele Dal Ben, Presidente e AD di Dal Ben S.p.A., che ha raccontato la propria storia quando appena ventenne si è trovato davanti a un bivio: scegliere se comprare la sua prima auto, oppure un tornio usato.

Inutile dire quale direzione abbia preso la sua storia, guardando al presente, ovvero un'azienda da 120 dipendenti, leader in diversi settori, dal siderurgico all’idroelettrico, e che guarda anche a nuovi mercati, come l'astrofisica e il nucleare. «Tutto ciò è stato possibile perché abbiamo saputo far star bene e valorizzare i nostri lavoratori — ha raccontato Dal Ben – Il primo dipendente assunto è ancora in azienda. Mai nessuno si è licenziato». Ai giovani imprenditori lancia un monito: «Fate il vostro lavoro con passione e responsabilità, investendo per fare in modo che le aziende che guidate siano sempre più sostenibili». Nel mondo del lavoro d'oggi ci sono però anche delle problematiche e lo sottolinea proprio Alice Pretto: «Oggi si sente dire sempre più spesso che le persone non hanno più voglia di lavorare, che sì licenziano troppo in fretta, complici anche i sussidi per gli inoccupati. Il 93% delle persone non sono contente sul proprio luogo di lavoro. Mi chiedo allora che futuro abbiamo davanti? Di cosa abbiamo bisogno per credere nel domani? Per credere che le nostre aziende passano essere competitive a livello globale?

Noi giovani imprenditori crediamo ancora che lavorare significa realizzare i propri sogni e vogliamo supportare le ambizioni dei giovani. Giovani che ci chiedono responsabilità, fiducia, e di saper diventare “fabbrica del domani”. Noi siamo qui per alimentare questa fiducia, puntando a fare la differenza». La fabbrica postmoderna è molto di più e di meglio d'una macchina per fare profitto, secondo gli industriali, una comunità di persone legate da passioni, conoscenze e scelte condivise, volte alla crescita professionale prima del reddito, come conferma una parola tipica della cultura d'impresa: competitività che affonda le radici nel lessico latino “cum” e “petere”: muoversi insieme verso un orizzonte comune. Concetto che ha richiamato anche Leopoldo Destro Presidente Confindustria Veneto Est: «La fabbrica del futuro dovrà avere al centro l’uomo e le relazioni con l’uomo. Per questo è fondamentale investire sul welfare aziendale. Dobbiamo guardare anche al territorio che sta attorno a noi, per essere tutti assieme, perché le sfide future le vinciamo tutti assieme», Come dovrebbe essere la fabbrica del domani se l'è quindi chiesto Marina Puricelli, del Dipartimento di Management e Tecnologia Università Bocconi, chiudendo l'assemblea. La risposta che si è data è di fabbriche guidate da “famiglie”, che sappiano guardare ai bisogni e al benessere dei propri lavoratori, come anche alla cura e alla qualità del lavoro prodotto, che sappiano riconoscere il merito, senza compromessi. Fabbriche guidate da imprenditori senza manie di onnipotenza e che sappiano focalizzarsi su uno specifico core business. Fabbriche guidate da imprenditori che abbiano speranza nel futuro. «Ma in fondo — ha concluso Puricelli — la “fabbrica del domani” è già qui in moltissime realtà, guidate da imprenditori temerari, ma con i piedi per terra. Dove le persone non rappresentano numeri».


La Dal Ben S.p.A. accoglie il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti

San Stino di Livenza, 5 maggio. Oggi, presso la sede della Dal Ben S.p.A., si è svolta una visita di grande rilevanza. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha avuto l'opportunità di conoscere da vicino una realtà locale di spicco nel settore industriale.

La visita del Ministro rappresenta un importante momento di valorizzazione dell'industria locale e delle sue eccellenze. Accolto con entusiasmo dalla famiglia Dal Ben, Giorgetti ha avuto l'opportunità di apprezzare i valori, i prodotti e gli obiettivi dell'azienda.

Durante l'incontro, sono stati affrontati temi di grande importanza per lo sviluppo economico del Paese, come l'innovazione, la sostenibilità e le prospettive future del settore manifatturiero italiano. "Realtà come quella della Dal Ben rappresentano il miracolo italiano", ha dichiarato Giorgetti durante la visita, "sorrette dal coraggio di imprenditori che sono sostenuti dalla famiglia. L’imprenditore raccoglie la sfida, ogni giorno va sui mercati, trova difficoltà, le supera, si afferma, dà ricchezza ai suoi dipendenti e alla società".

La Dal Ben, azienda specializzata nella progettazione e costruzione di macchine ed impianti, ha colto l'opportunità di presentare al Ministro i propri successi e le sfide affrontate nel contesto nazionale ed internazionale. Giorgetti ha mostrato grande interesse ed apprezzamento per l'esperienza e l'expertise maturate dall'azienda nel corso degli anni. "La Dal Ben rappresenta un'eccellenza nel settore manifatturiero italiano", ha affermato il Ministro, "l'impegno, la competenza e la passione dimostrate dalla famiglia Dal Ben e dai suoi dipendenti sono esempi da seguire. Questa visita conferma il mio impegno nel sostenere le imprese locali e favorire un ambiente favorevole allo sviluppo economico del nostro Paese".


 


Aziende leader del welfare, la Dal Ben S.p.A. premiata a Roma

La Dal Ben S.p.A si conferma impresa leader nel campo del welfare aziendale in ambito veneto e nazionale: lo scorso 6 dicembre il titolare Gabriele Dal Ben ha ricevuto il premio Welfare Index PMI 2022 a Roma durante la cerimonia ufficiale al Palazzo della Cancelleria, alla presenza del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone.

L’iniziativa - promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - premia i modelli di business sostenibili delle imprese europee: i risultati complessivi di Welfare Index PMI, a cui hanno preso parte oltre 6500 aziende, fanno emergere una crescita del welfare aziendale delle PMI italiane, con oltre il 68% delle realtà produttive che supera il livello base e l’importante risultato che le PMI con il welfare più elevato generano un maggiore impatto sociale su persone e comunità.

Grande soddisfazione per il prestigioso riconoscimento ai vertici dell’azienda di via Di Vittorio di San Stino di Livenza: va sottolineato il fatto che l’impresa rientra nell’1,8% di aziende partecipanti che hanno ottenuto il massimo rating 5W che indica il presidio e l’innovazione in tutte le 10 aree di welfare.

Davvero ristretto e qualificato il gruppo delle aziende selezionate: Dal Ben S.p.A - che figura fra le sole tre della provincia di Venezia e tra le 16 totali in Veneto - è stata insignita del SME EnterPRIZE da Giancarlo Fancel, Country Manager & Ceo Generali Italia, in quanto rientrante tra le 121 imprese Welfare Champion in campo nazionale a cui è stato assegnato il massimo rating.

Il modello di analisi a cui sono state sottoposte le aziende è organizzato in dieci aree: quelle in cui le aziende in esame risultano essere più impegnate rientrano sicurezza e condizioni lavorative, welfare di comunità, diritti, diversità e inclusione e formazione e sviluppo del capitale umano.

Giancarlo Fancel, Country Manager & CEO Generali Italia, ha affermato: “Il welfare aziendale è un fattore strategico per le imprese e una priorità per il Paese, anche per raggiungere gli obiettivi del PNRR attraverso una partnership tra il settore pubblico e il privato. Oggi il nostro rapporto Welfare Index PMI certifica come chi ha programmi di welfare evoluti ha maggior successo come impresa, investendo, tra gli altri, in Sanità, Formazione e Inclusione Sociale. Le aziende sono in prima linea nel produrre innovazione sociale a fianco delle famiglie e dei territori in cui operano, intercettando i bisogni emergenti, come dimostrano le migliori iniziative sociali delle realtà presenti in questa edizione”.

Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha affermato: “Il welfare è un volano in grado di far crescere la produttività, grazie ad un migliore coinvolgimento dei lavoratori nei processi aziendali. Conoscere e accompagnare i bisogni dei dipendenti è quell’attenzione che denota una chiara e precisa volontà di dare al lavoro una dimensione più ampia. Un coinvolgimento che quasi sempre è ripagato da una rinnovata dedizione alla mission aziendale in grado di aumentare efficienza e produttività. In quest’ottica, il welfare diventa un’opportunità per le aziende e per i suoi lavoratori e viceversa”.

Gabriele Dal Ben, presidente e fondatore dell’azienda sanstinese, ha affermato:

“Sono fiero e orgoglioso del premio ricevuto, un risultato che testimonia l’impegno e gli investimenti che da anni l’azienda porta avanti credendo fermamente nel welfare aziendale e nell’importanza di dare valore ai lavoratori e alle loro famiglie, vero motore delle aziende che restano la spina dorsale del presente e del futuro del nostro Paese”.

“La valorizzazione del personale è sempre stato un aspetto fondamentale e centrale della nostra filosofia produttiva, in cima alle priorità per poter realizzare un lavoro di squadra efficace e vincente, e per questo viene costantemente potenziato lo strumento del welfare aziendale, già avviato da alcuni anni. In questo modo favoriamo l’accesso dei dipendenti a una serie di servizi qualificati e significativi per la propria persona e per la dimensione familiare, fruibili attraverso i fondi messi a disposizione dall’azienda per ogni singolo collaboratore. Si tratta di una scelta di visione complessiva e di qualità della vita e del lavoro, in linea con i convincimenti profondi e la strategia coerente per il bene dell’azienda”.

Infatti, nel recente passato la Dal Ben S.p.A. era salita agli onori della cronaca locale e nazionale per questa sua qualificata e innovativa attenzione alle politiche di welfare aziendale, e anche nei mesi scorsi si era fatta promotrice di un premio speciale ai dipendenti per festeggiare il 35esimo anno di attività.

Comunque, tutta la filosofia di chi ha fatto nascere e guida l’azienda di San Stino di Livenza dal 1987 è profondamente legata al territorio: la scelta precisa è quella di essere presenti e dare sostanza e voce al settore industriale, qualificare il comparto produttivo di tutta l’area, collaborare al meglio con i soggetti associativi e istituzionali che promuovono la cultura d’impresa e hanno cuore specialmente la formazione dei giovani, e favorire con iniziative mirate lo sviluppo e la crescita complessiva della comunità locale sotto il profilo economico e sociale.

Infine, va sottolineato il fatto che nonostante le difficoltà generali legate all’emergenze Covid e alla crisi energetica a livello internazionale, la Dal Ben S.p.A. non ha limitato in alcun modo l’entità delle risorse messe a disposizione e ha continuato a erogare piani di welfare a favore dei propri dipendenti e dell’intera comunità.

L’edizione 2022 della Welfare Index PMI ha visto triplicate le imprese partecipanti rispetto alla prima edizione, di tutti i settori produttivi, di tutte le dimensioni e provenienti da tutta Italia. L’iniziativa è promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane: Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio.

Come detto, i risultati di Welfare Index PMI sono stati illustrati a Roma alla presenza del ministro Calderone e del Ceo Generali Fancel; insieme a loro, Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia; Giulio Natalizia, Vice Presidente dei Giovani Imprenditori con delega allo sviluppo dei territori di Confindustria; Sandro Gambuzza, Vice Presidente di Confagricoltura; Fabio Menicacci, Presidente Welfare Insieme di Confartigianato; Marco Natali, Componente di Giunta di Confprofessioni e Presidente di Fondoprofessioni; Marco Abatecola, Responsabile Settore Welfare Pubblico e Privato di Confcommercio - Imprese per l'Italia; Barbara Lucini, Responsabile Country Corporate Social Responsibility di Generali Italia; Enea Dallaglio, Partner Innovation Team – Gruppo Cerved.


La Dal Ben S.p.A. dona un centro di lavoro all'Istituto Scarpa Mattei

Giornata importante e significativa per la Dal Ben S.p.A., che ha dato l’ennesima testimonianza della sua concreta attenzione per la formazione professionale delle giovani generazioni: lo scorso sabato 3 dicembre si è svolta infatti la cerimonia ufficiale di consegna all’Istituto “Scarpa - Mattei” di San Stino di Livenza del centro di lavoro CNC e di software per la simulazione delle lavorazioni da parte dell’azienda sanstinese, di cui è titolare Gabriele Dal Ben.

La generosa donazione si è inserita nel contesto della creazione del nuovo laboratorio di meccanica dell’Istituto Scarpa Mattei, realtà preziosa in ambito territoriale per il sistema produttivo locale in termini di formazione di personale specializzato.

Va sottolineato il fatto che l’iniziativa si colloca in un programma articolato e corposo di interventi di orientamento e consulenza che la Dal Ben S.p.A. - specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine e impianti per diversi settori industriali - ha messo in campo ormai da anni a favore dei giovani e delle scuole per l’industria locale.

“La creazione di queste nuove opportunità - spiega Gabriele Dal Ben - fa parte di un progetto più ampio di collaborazione e rete tra il mondo della scuola e quello del lavoro nel quale la nostra azienda crede fermamente e per il quale si è impegnata ormai da tempo con un adeguato impegno di risorse e strumenti. Tutto ciò nasce dalla consapevolezza del ruolo centrale dell’istruzione tecnica, al fine di offrire alle aziende e al sistema formativo locale qualificate possibilità di lavoro e sviluppo”.

Molto nutrito il parterre delle autorità e delle rappresentanze istituzionali presenti alla cerimonia del 3 dicembre, a testimoniare l’interesse suscitato da questa felice progettualità: insieme ai rappresentanti dell’azienda Dal Ben, hanno partecipato all’evento la dirigente scolastica dello Scarpa Mattei Marina Drigo, alcuni docenti dell’Istituto, oltre a varie autorità del Comune di San Stino di Livenza e della Città Metropolitana di Venezia, alle Forze dell’Ordine, e ai rappresentanti di Apindustria, Confapi Venezia, Punto Confindustria srl e di associazioni locali.

Nello specifico, la Dal Ben S.p.A. ha donato un centro di lavoro a controllo numerico che permette la realizzazione di pezzi meccanici di notevole complessità anche grazie all’interfaccia con la tecnologia CAD-CAM, il tutto con la possibilità di essere programmato tramite simulatore disponibile per ogni singolo studente. Per parte sua, lo Scarpa Mattei ha messo a nuovo il laboratorio in tempi record, acquistando anche altre macchine utensili tradizionali.

“La donazione allo Scarpa Mattei è il tassello significativo di una visione e di un programma di interventi, tutti rivolti a migliorare la formazione di personale preparato, capace di affrontare le sfide inedite del mondo del lavoro moderno e delle nuove tecnologie - ribadiscono dalla Dal Ben spa -. Questa collaborazione scuola-lavoro, iniziata sul territorio diversi anni fa, è ispirata all’idea vincente di una forte sinergia tra aziende e soggetti istituzionali locali, nell’ottica di favorire al massimo l’istruzione mirata e il completo orientamento dei giovani, il loro apporto da protagonisti all’economia e alla società locale, e il loro radicamento nel contesto del territorio”.

Da ricordare comunque che questa iniziativa che lega azienda Dal Ben, scuola e lavoro, è soltanto una delle numerose e concrete attività di contributo e sostegno messe in atto dall’impresa sanstinese nei vari ambiti della economia, della cultura, del sociale e dello sport dell’intera comunità locale, espressioni di una “filosofia” complessiva e di un modello virtuoso di sinergie e collaborazioni.

La vicenda si inserisce peraltro in un periodo particolarmente felice in termini di traguardi e obiettivi raggiunti a livello regionale e nazionale dalla Dal Ben spa: basti pensare al grande successo dell’evento “Talenti in sinergia” del 7 ottobre scorso nella sede aziendale e alla premiazione fra le Imprese Welfare Champion, avvenuta a Roma il 6 dicembre scorso.


Talenti in Sinergia - Concerto musicale alla Dal Ben S.p.A.

San Stino di Livenza. Il Festival di Portogruaro si concede il gran finale in azienda: alla Dal Ben S.p.A. di San Stino celebrati i "talenti in sinergia".

La Dal Ben S.p.A., celebre azienda di San Stino, ha ospitato il concerto “Tra Hollywood e Broadway”, a favore dei dipendenti e dei sostenitori dell’impresa. La testimonianza di un welfare che guarda alla cultura e ne valorizza l’importanza, per comunione d’intenti.

Protagonisti del concerto – che ha visto un’entusiasta platea di oltre 600 persone – sono stati il pianista Alessandro Taverna, anche direttore artistico del Festival e l’Orchestra di Fiati di Portogruaro diretta da Mauro Valente, affiancati da Francesca Paola Geretto (soprano) e Silvia Migotto (sax).

Un’appendice molto significativa ha suggellato il quarantesimo Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, organizzato dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia, chiudendo la stagione della kermesse con uno sguardo diverso e un messaggio di grande forza.

Il concerto è stato un excursus tra celebri colonne sonore, Musical e rivisitazioni dei grandi classici, affidato all’Orchestra di Fiati di Portogruaro, diretta da Mauro Valente: ospite d’onore il pianoforte di Alessandro Taverna, insieme alla voce del soprano Francesca Paola Geretto e il sax di Silvia Migotto. Un passo importante, dunque, che ha unito diversi “Talenti in sinergia”: questo il titolo che alla serata ha voluto attribuire l’organizzatore dell’evento e titolare dell’azienda, Gabriele Dal Ben.

“Come la musica richiede passione, formazione, precisione e impegno costante, - spiega Dal Ben - così anche l’industria dà energia e rende efficaci, con la stessa passione e precisione, meccanismi concreti e complessi. Il centro attorno al quale ruotano entrambe queste realtà sono comunque le persone, da sempre focus primario della nostra organizzazione e della filosofia della nostra azienda. Con questo evento abbiamo voluto fare un omaggio da un lato a chi ci sostiene, alle nostre maestranze e a chi lavora con noi e dall’altro agli straordinari musicisti che hanno messo il loro talento a servizio di un luogo – un’industria meccanica – simbolo di intraprendenza e di armonia, tanto necessaria per un lavoro sano. Con questo concerto ho voluto trasmettere un messaggio di speranza e di fiducia, nonostante le grandi difficoltà sociali ed economiche che ci circondano”.

Un concetto di welfare, dunque, quello dei Dal Ben, che punta sulla cultura e sulla bellezza, che accoglie la musica di qualità in azienda come momento di incontro e di socialità e come stimolo per una riflessione e uno sguardo positivo verso il futuro. Vivacità e commozione hanno accompagnato l’ascolto del concerto: il repertorio scelto includeva toccanti brani delle più famose colonne sonore e Musical, con alcune celebri pagine di Bernstein, Gershwin e Morricone; ma anche rivisitazioni di grandi classici di Rossini e Verdi, fino al passionale repertorio di Astor Piazzolla.

Particolarmente suggestivo l’allestimento della sala, con le grandi turbine dell’industria che si affacciavano alla platea, come un’efficace installazione artistica contemporanea ricca di significato: un ponte ideale e reale tra diverse e importanti attività umane, a testimoniare proprio quella sinergia richiamata dal titolo del concerto.


Fonte: Veneto Orientale Informazione

 


San Stino, la Dal Ben S.p.A. compie 35 anni

Trentacinque anni di vita sono un traguardo importante per un’azienda. Specie se, in questo periodo, quella che è nata come una piccola impresa è cresciuta fino a diventare una realtà con sei sedi e una produzione di macchinari esportata in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Russia.

È il caso della Dal Ben S.p.A., azienda di costruzioni meccaniche per il settore siderurgico, idroelettrico e della ricerca scientifica con sede a San Stino. La crescita della Dal Ben è stata merito anche di un’attenzione particolare alla valorizzazione delle persone che lavorano in azienda, il cosiddetto “capitale umano”.

In occasione dei 35 anni di attività (traguardo tagliato lunedì 7 febbraio), il titolare dell’azienda, Gabriele Dal Ben, affiancato dalla moglie Debora Cancian, ha voluto condividere la gioia del traguardo con i suoi 110 dipendenti, donando a tutti un premio di ringraziamento di 500 euro, erogato attraverso una delle più conosciute piattaforme di welfare aziendale.

«Ci è sembrato giusto rivolgere un pensiero di gratitudine a co-loro che hanno partecipato, e stanno partecipando oggi, alla nostra storia», spiega Gabriele Dal Ben, «Siamo un bel gruppo di persone e mi è parso corretto condividere i buoni risultati raggiunti con chi ha sempre operato con noi».

L’azienda è nata nel 1987 a Ceggia. Nel 1995 si è trasferita a San Stino, dove l’ultimo stabilimento è stato inaugurato, in via G. Di Vittorio, nel 2019.

«Ne abbiamo fatta di strada. Abbiamo raggiunto traguardi importanti e grandi soddisfazioni», conclude Gabriele Dal Ben, «La passione e l’impegno di tutti hanno porta-to l’azienda a essere riconosciuta e stimata a livello mondiale per il suo know-how, la sua organizzazione, qualità produttiva, versatilità e affidabilità. Consideriamo questo anniversario come un nuovo punto di partenza che ci spinge ad aprirci alle sfide future con lo stesso entusiasmo e la stessa tenacia che ci hanno motivato fin dall’inizio e che ci hanno permesso di arrivare fin qui».

A causa delle restrizioni Covid, non è stato possibile organizzare una festa di compleanno per i 35 anni. Ma Dal Ben assicura: «Promettiamo di organizzare un brindisi in un momento migliore, magari nel prossimo periodo estivo».


Fonte: Veneto Orientale Informazione


Dal Ben S.p.A.: siamo pronti a ripartire e riusciremo a farlo!

Presentiamo un interessante e graditissimo intervento fornito da chi si trova in prima linea in questa che per molti aspetti è una vera e propria guerra. Ci riferiamo al Titolare della Dal Ben Spa, giovane ma affermatissima azienda del Veneto Orientale (l'anzianità non supera i trent'anni) leader nel suo settore. Opera (di moda il codice ATECO, 25.62, ovvero "Lavorazioni di Meccanica generale") nel campo  della Progettazione e Costruzione di Carpenteria, delle Lavorazioni meccaniche e del relativo Montaggio, del Piping e dei Riporti: si è aggiunto, negli ultimi anni, il settore Idroelettrico.

L'azienda è presente con sei stabilimenti su una superficie (coperta) di 22mila mq., impegnando 120 dipendenti (personale giovane, qualificato e molto motivato). Il trend in continua crescita vede per il 2019 un fatturato attorno ai 20 milioni di euro, con una presenza ormai consolidata a livello Mondiale (ndr. dove spicca anche il Nord Europa!). Metodologia commerciale applicata? In sintesi, "Il Passa Parola"!

"Fine febbraio 2020, il blackout. Parto da quei giorni in cui tutto ciò che stavo progettando ha iniziato pian piano ad essere più offuscato, come quando, nel bel mezzo di una strada, ci si trova dentro ad un banco di nebbia. Ho dovuto frenare la mia corsa e come me moltissime altre aziende. Improvvisamente mi sono ritrovato davanti ad un altra grande sfida, che mai nella vita mi sarei aspettato di dover affrontare. In pochi giorni, ci siamo imbattuti in una delle più grandi emergenze sanitare degli ultimi anni la quale sta portando inevitabilmente ad una grave crisi economica a livello mondiale.

Il Consiglio dei ministri dopo essersi riunito, ha emesso un DPCM che imponeva la chiusura forzata di tutte le aziende, fuorché quelle che rientravano in determinati codici ATECO Dal mio punto di vista, contrariamente a quanto deciso dal nostro Governo, non avrei chiuso le imprese che sarebbero state in grado di rispettare, con assoluto rigore, le regole necessarie per garantire la sicurezza e la salute di tutti i dipendenti.

Nella mia azienda ad esempio, ho attuato fin da subito, e in maniera più restrittiva rispetto a quanto previsto dal decreto, delle istruzioni operative atte a tutelare la salute di tutto il personale. Tutti i miei dipendenti hanno dimostrato fin da subito grande collaborazione e senso di responsabilità.

Come tutti sappiamo, il tessuto nazionale italiano è formato principalmente da Piccole e Medie Imprese manifatturiere che rappresentano la ricchezza del nostro paese. La chiusura imposta a tutte le imprese Italiane, per un periodo così lungo, non potrà che aggravare lo stato della nostra economia ed il futuro delle aziende e come conseguenza, alcune di loro falliranno. Purtroppo, noto un'Europa molto distaccata e fredda nei confronti dell'Italia.

D'altra parte, ci troviamo, ormai da parecchi anni, rappresentati da Governi italiani non sempre interessati al bene della nostra nazione. Ad ora, il nostro Stato e l'Europa non hanno fornito nessun supporto concreto alle imprese che si sono ritrovate sole di fronte a questa situazione così grave e di vasta portata. Le misure messe in atto dal Governo, come il "Decreto liquidità non possono essere sufficienti per sostenere ed aiutare le aziende, anzi penso che sia solo una misura per indebitarle ulteriormente. Per questo motivo, ritengo fondamentale il supporto di Confindustria e confido che riesca a creare, con maggiore determinazione e incisività, un tavolo di lavoro con il Governo per portare il grido d'aiuto degli industriali e trovare degli strumenti per sostenere tutte le imprese ed evitare, nel modo più assoluto, un incremento della disoccupazione.

In questo quadro economico ormai compromesso, il debito pubblico è destinato ad aumentare enormemente e l'onere di ripagarlo spetterà agli imprenditori. Chiediamo solo di essere messi nelle condizioni di poter produrre e allora non molleremo. Abbiamo nel DNA coraggio, audacia, visione e competenze. La nostra responsabilità è quella di salvare le aziende, i posti di lavoro, l'economia Italiana e il futuro dei giovani. Sono sicuro che da tutto questo ne usciremo ancora più forti. Fortunatamente la mia azienda è solida e sono certo che si rialzerà anche questa volta. Ci vorrà tanta tenacia per tornare a realizzare progetti che mi ero prefissato prima della pandemia, ma sono certo che, grazie alla forza delle persone che mi circondano e dei miei dipendenti, tutto questo sarà ancora possibile. Siamo pronti a ripartire e riusciremo a farlo!"

Dal Ben Gabriele - Presidente Dal Ben S.p.A.


Fonte: Dirigenti nordest - Federmanager - Anno XXI - n.3-4


Delegazione di Confindustria in visita alla Dal Ben di San Stino

VENEZIA. L’evoluzione dal 1987 ad oggi, gli investimenti, l’organizzazione, l’incremento dei dipendenti e dell’attività sino a diventare azienda leader in Italia nella realizzazione di impianti per il settore siderurgico. Sono i temi che hanno richiamato l’attenzione di Confindustria Venezia e Rovigo, giunta mercoledì a San Stino di Livenza (Ve) con la delegazione “Seniores” per conoscere da vicino la Dal Ben Spa.

“Il gruppo Seniores – osserva il presidente Giorgio Borin - è composto da imprenditori e dirigenti che per lunghi anni si sono distinti con le proprie attività al servizio dell’industria. Durante l’anno effettuiamo visite in aziende strategiche del territorio che hanno qualcosa da raccontare e che vogliamo conoscere come esempio virtuoso del settore industriale”.

Ad accogliere la delegazione composta da 27 persone è stato il titolare Gabriele Dal Ben, il quale ha illustrato la storia dell’azienda e poi accompagnato gli ospiti a visitare il reparto di montaggio.

“Abbiamo trovato una realtà bella, positiva, in espansione – ha commentato al termine della visita Giorgio Borin - . Qui non siamo alla terza o quarta generazione ma in un’azienda di trent'anni, giovane, dove il suo fondatore la conduce tutt’oggi con un’enorme carica motivazionale, capacità gestionali,  apertura mentale, infatti sta ottenendo importanti risultati”.

“E’ stato un onore conoscere queste persone e confrontare le nostre esperienze e conoscenze – commenta il titolare Gabriele Dal Ben – . Fare impresa in questi tempi non è facile, forse non lo è mai stato, sentendo le loro esperienze ho riscontrato che abbiamo tutti le stesse caratteristiche: volontà, determinazione e un grande senso di responsabilità. Oggi ho dunque aggiunto un importante e ulteriore tassello della mia formazione”.

La Dal Ben Spa è leader nella realizzazione di impianti per il settore siderurgico, specializzata nella costruzione di macchine e di componenti per la produzione e la lavorazione dei metalli. Lo scorso settembre l’Azienda ha inaugurato il sesto stabilimento a San Stino di Livenza dove opera complessivamente su 22 mila metri quadrati di superficie, avvalendosi di 120 dipendenti.  L’anno corrente chiuderà con un fatturato stimato in circa 20 milioni di euro.


Fonte: Delegazione di Confindustria in visita alla Dal Ben di San Stino - La Nuova Venezia (gelocal.it)


Dal Ben cresce ancora, aperta la sesta sede

SAN STINO DI LIVENZA. A 21 anni anziché acquistare l'auto, comprò un tornio per lavorare nel garage di casa. Era il 1987. Sono passati 32 anni e Gabriele Dal Ben è il titolare dei sei stabilimenti, tutti a San Stino, della Dal Ben S.p.A.. E' azienda leader nel settore della siderurgia, specializzata nella costruzione di macchine e componenti per la produzione e la lavorazione dei metalli, 22 mila metri quadrati di capannoni, 120 dipendenti. L'altro ieri il taglio del nastro per l'inaugurazione dell'ultimo nato in ca

sa Dal Ben. E' il nuovo stabilimento principale in via Di Vittorio, zona industriale-artigianale del Bivio Triestina, 5500 metri quadrati coperti con sede legale, amministrazione, uffici commerciali e il reparto di montaggio macchine ed impianti. Nella festa di inaugurazione dedicata ai dipendenti ed alle loro famiglie, 500 presenze, sono intervenuti i sindaci di San Stino Matteo Cappelletto e di Ceggia Mirko Marin, paese di origine della famiglia Dal Ben, il vicepresidente di Confindustria Venezia Fabrizio Trevisiol, il vescovo Giuseppe Pellegrini, il parroco don Alberto Arcicasa, il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin.

Dal 1987, anno d

opo anno, la Dal Ben ha incrementato il lavoro, superato ogni crisi economica, diventando un esempio di realtà produttiva del Nordest con prodotti venduti in Italia e un export nel mondo dall'America alla Russia.

«Un'azienda - sottolinea Gabriele Dal Ben - che ha fondato il proprio successo non sui miracoli, ma su capacità, impegno e tenacia, con l'obiettivo finale di soddisfare il cliente attraverso l'elevato standard qualitativo».

Qualità presenti non solo in chi gestisce l'azienda ma anche nella forza lavoro della Dal Ben:

«Sono le persone a fare grandi queste realtà - continua il titolare - dal primo all'ultimo collaboratore, ciascuno con il proprio ruolo».

Da due anni Gabriele Dal Ben, sostenuto dalla moglie e dai figli, ha avviato un progetto di welfare aziendale. Divide parte dell'utile con i collaboratori per incrementare il loro benessere e quello delle famiglie. Nel 2018, 1800 euro a dipendente. Un credito usufruibile in viaggi, benzina, cure mediche, spese per libri scolastici, abbonamenti in palestra, alimentari ed altro.

Nel 2019 la Dal Ben prevede di chiudere l'anno raggiungendo i 20 milioni di euro di fatturato.

«È questo - evidenzia il vice presidente della Regione Gianluca Forcolin - il modello che ha fatto grande il nostro Veneto».


Fonte: Dal Ben cresce ancora, aperta la sesta sede (ilgazzettino.it)

 


L'azienda va bene, il titolare divide gli utili con i dipendenti

SAN STINO DI LIVENZA. L’azienda è in continua crescita e il titolare decide di distribuire una parte degli utili ai suoi dipendenti. Succede a San Stino di Livenza, dove dal 1995 opera la Dal Ben S.p.A. di Gabriele Dal Ben. L’impresa, nata nel 1987 nella vicina Ceggia da un’intuizione del titolare, allora ventunenne, opera nel settore della siderurgia, costruendo macchine, o componenti, destinate ad impianti per la lavorazione e produzione dei metalli. L’impresa, che esporta i suoi prodotti in tutto il mondo, dagli Usa alla Russia, è specializzata in particolare nella costruzione di apparecchiature che costituiscono il “cuore” di impianti per fonderie, impianti di colata continua, laminazione a caldo e a freddo e di trattamento delle lamiere in genere.

Superata, non senza sforzi e fatiche, la crisi che ha colpito anche il ricco Nordest dal 2008 in poi, negli ultimi anni l’azienda ha conosciuto una continua crescita. Oggi conta circa 120 operai e quattro sedi, tutte dislocate nella zona produttiva di San Stino. Tra qualche settimana, in via Giuseppe di Vittorio 12, verrà inaugurato il quinto stabilimento, uno spazio moderno da 5.500 metri quadri, in cui non solo è stato allestito il reparto di montaggio, ma troverà posto anche la nuova sede legale e amministrativa. L’azienda ha già acquisito, sempre nella stessa via, un altro capannone da 8.500 metri quadrati, ora in fase di ristrutturazione, che potrebbe entrare funzione già il prossimo anno, con un contestuale incremento della forza lavoro.

In questo scenario di sviluppo, c’è spazio anche per la solidarietà sociale. Da due anni, infatti, il titolare, sostenuto dalla moglie e dai figli, che stanno seguendo dei corsi universitari con l’obiettivo di entrare presto in azienda, ha deciso di dividere una parte dell’utile con i suoi addetti. Per farlo ha attivato un progetto di welfare aziendale che ha come obiettivo quello di incrementare il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie. Grazie ad una piattaforma online, viene assegnato ad ogni dipendente un credito spendibile in viaggi, benzina, cure mediche, spese per testi scolastici, abbonamenti in palestra, alimentari e altro ancora. Nel 2017 ogni dipendente, a prescindere dal ruolo che ricopre in azienda, ha ricevuto quasi mille euro. Nel 2018 la parte di utile assegnata agli operai è stata di 1800 euro a testa.

«Sapere che i miei “ragazzi”, grazie a questa iniziativa, stanno un po’ meglio – ha detto Gabriele Dal Ben – mi fa davvero felice. Considero la mia azienda un bene della società. È troppo facile prendere e portare la produzione all’estero. Io sono nato qui e voglio restare in questo territorio per farlo crescere. Ogni singolo dipendente, dal responsabile del settore amministrativo a chi si occupa delle pulizie, ha un suo ruolo e una sua importante funzione all’interno dell’azienda. Sono come pezzi dello stesso mosaico. Senza l’impegno e il contributo di tutti non saremmo arrivati dove siamo ora».

«Sono le persone a fare grandi realtà come queste - ha concluso Gabriele Dal Ben - ed è sulle persone che vanno fatti i primi investimenti. Destinare a loro una parte dell’utile significa coinvolgerli, renderli partecipi sull’attività che portiamo avanti e soprattutto significa dare loro delle motivazioni per continuare a dare il massimo, come hanno dimostrato di fare in questi anni».


Fonte: L'azienda va bene, il titolare divide gli utili con i dipendenti (ilgazzettino.it)